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scavi
Gli scavi di via della Nave
Il territorio di Bagno a Ripoli è ricco di testimonianze archeologiche: dal rinvenimento di manufatti litici pare, infatti, che le prime tracce di insediamenti umani risalgano all'Età Neolitica, anche se un vero e proprio insediamento in Bagno a Ripoli si ebbe nel periodo etrusco-ellenistico.

Dagli scavi effettuati in via della Nave sono emerse numerose e complesse strutture riferibili principalmente ad età romano-imperiale, con modificazioni e rimaneggiamenti di varia epoca, anche recente, che insistono però su un'area già frequentata almeno dal III secolo a. C. In particolare sono state rinvenute parti di un edificio romano, resti di pavimentazioni in cocciopesto, un esempio di opus reticolatum , con archi e volte in laterizi.
Dai reperti, numerosi quelli numismatici ed importanti quelli in vetro, si può definire la frequentazione del complesso, per quanto concerne l'epoca romana, dal periodo augusteo al III secolo d. C.
Quanto alla natura dell'insediamento, l'ipotesi più probabile è che si tratti di un centro abitato che occupava buona parte dell'attuale paese.

Anche in localita' Antella si trovano reperti archeologici: si ipotizza che le strutture rinvenute appartengano ad una villa rustica di eta' romano-imperiale. In particolare l'area studiata mette in luce un ambiente destinato ad un'attivita' produttiva, dove si evidenziano una vasca, una macina in pietra serena, un ambiente sospeso, adatto ad essere riscaldato. Si puo' dunque ipotizzare la presenza di un frantoio. Lo studio dei reperti consente infine di determinare che l'impianto sia stato in funzione verso la fine del I secolo a.C., mentre l'abbandono definitivo potrebbe essere avvenuto nel Tardo Impero.



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