Soprintendenza Archeologica della Toscana | Scavi Archeologici Chiusi Direzione: Dr.a A.Rastrelli |  H O M E
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AREA ARCHEOLOGICA DI
CHIUSI
La città di Chiusi ( l'etrusca Clevsins ), una
delle più notevoli dell'Etruria centro-settentrionale, godette di
un'ininterrotta prosperità fino al periodo alto-medievale, grazie alla
collocazione lungo una importante via di comunicazione ed alla feracità
delle sue campagne.
Il periodo del suo massimo sviluppo, alla fine del VI
sec. a.C., coincise con la tirannide di Porsenna, il noto lucumone che
conquistò Roma.
La ricchezza di Chiusi è attestata
principalmente dalle sue necropoli, saccheggiate nel secolo scorso, tra cui si
segnalano quelle di Poggio Gaiella e di Poggio Renzo.
Delle numerose tombe
monumentali almeno una ventina erano dipinte: quella mitica di Porsenna è
una ricostruzione erudita latina; le tombe del Leone e della Pellegrina sono
visitabili unitamente al Museo Archeologico Nazionale di Chiusi.
Da scavi
nella campagna di Chiusi provengono anche due celebri pezzi conservati al Museo
Archeologico di Firenze: il rarissimo Vaso François ( VI sec. a.C. ),
trovato in una tomba in località Fonte Rotella, e il sarcofago della
nobile dama Larthia Seianti, proveniente dalla Necropoli di Poggio
Cantarello.
Gli scavi più recenti hanno interessato principalmente lo
sviluppo urbanistico di Chiusi, individuando una serie di villaggi protostorici
nell'area urbana e nelle sue immediate vicinanze, un edificio del VI sec. a.C. in
località Petriolo e le mura di cinta etrusche e romane della
città.
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