Soprintendenza Archeologica della Toscana | Area Agro Fiorentino Direzione: Dr. a M. C. Guidotti |  H O M E
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TOMBA DELLA MULA La tomba della Mula, nota già nel Rinascimento e riscoperta nel
1820, fu incorporata nell'attuale villa Garbi Pecchioli di Quinto ed usata
come cantina; tale utilizzazione dovette implicare una serie di modifiche
strutturali quali l'eliminazione dell'originario "dromos" (corridoio) d'accesso.

Attraverso una scala di accesso che risale alla costruzione della villa si scende
nell'ultimo tratto del "dromos", abbastanza ben conservato, coperto a tetto piano
mediante grandi lastroni. La porta di accesso alla cella funebre è costituita da
due lastroni disposti per largo. La cella è più vasta che nella Montagnola
(il diametro supera gli otto metri), è coperta con la stessa tecnica ma manca il
pilastro centrale (con aumento, specie ottico, dello spazio). Questa "tholos",
costruita verso la fine del VII secolo a.C., rappresenta la più ampia cupola
finora nota dell'architettura italica pre-romana. Le dimensioni del tumulo non
sono invece ben calcolabili perchè su di esso fu impostata la villa. La
tradizione narra che nella tomba fossero rinvenuti preziosi oggetti d'oro di cui
non si è mai saputo entità né destinazione.
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