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Osteria
Fonte santa

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DA OSTERIA NUOVA A FONTE SANTA
Percorso : 6 km
Tempo di percorrenza: 3/4 ore circa
Dislivelli: in salita 426 m. in discesa 110 m.


Dai tipi dell'istituto Geografico Militare
Autorizzazione n. 4546 del 22-1-'97
Partenza dell'itinerario a Osteria Nuova, all'incrocio fra via Ubaldino Peruzzi e via Roma in direzione San Donato. Sulla destra il bianco edificio della chiesa di San Giorgio a Ruballa e il boscoso poggio di Montisoni sulla cui sommità si eleva la chiesa di San Lorenzo.Superato l'abitato di Osteria Nuova, la strada raggiunge l'ampio edificio detto La Brusca; dopo un breve tratto prendere per via del Fossato. Il sassoso stradello scende verso la valle del Borro di San Giorgio e supera l'Autostrada del Sole con uno stretto sottopassaggio; lungo il percorso si trova il Cippo che ricorda l'uccisione, per mano nazista, dei partigiani Ivo Lazzeri e Giovanni Mutolo.
Il Borro di San Giorgio si attraversa per mezzo di un guado lastricato, in prossimità delle "Colonie". Il nome ricorda le colonie elioterapiche organizzate in epoca fascista lungo le rive del torrente. Il luogo, oggi in parte ricoperto dalla vegetazione e in parte occupato da orti, è ancora individuabile, poco più a valle sul versante destro del Borro.
Un tratto del Borro
di San Giorgio, che
scende dalle pendici
boscose di San Donato
Superato il guado, lentamente la strada inizia a salire fino ad entrare negli ombrosi boschi di Montisoni. Appare ben presto l'antico edificio di casa La Lastra che lo stradello costeggia sul retro, voltando poi subito a sinistra. Per un breve tratto si procede tra i coltivi che circondano la casa e poi si riconquista il bosco. Il sentiero si ricollega con la strada che unisce Montisoni a San Donato in Collina.
All'incrocio prendere a sinistra, in direzione San Donato. L'antica strada scorre tutta a mezza costa tra boschi misti e castagneti, sfiora casa Belvedere, fiancheggia villa Baldasseroni ed infine conduce all'incrocio segnato dal cimitero di San Donato. Nel cammino alcune pittoresche aperture panoramiche verso le colline circostanti e l'abitato di San Donato. Dal cimitero proseguire voltando a destra verso i villini e andare dritti in direzione Il Fico.
Chiesa di San Lorenzo a Montisoni,
in distanza Firenze
La strada, quasi tutta pianeggiante, procede tra giovani piante di castagno e qualche quercia. Raggiunto Il Fico proseguire per un breve tratto e poi voltare a destra, tralasciando l'incrocio per il Faeto. Lo stradello vicinale si inerpica rapido verso Poggio Firenzeattraverso querceti e castagneti immersi in un fitto sottobosco.
Salendo, il panorama si allarga più volte sul Valdarno Superiore. Poco prima di raggiungere la sommità del colle s'incrocia un sentiero sassoso che scende verso destra (percorso CAI OO, indicato col segnavia "rosso-bianco"). Da qui prosegue il nostro itinerario che cala velocemente al Pratone di Fonte Santa, dominato da un monumentale esemplare di castagno secolare. Procedere volgendo a sinistra e con pochi passi, sulle tracce dell'antica via Maremmana, si raggiungono il Rifugio e la Fonte Santa.



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