di Silvia Messeri


"Salvate dalle Acque"
Un tesoro da ammirare a Palazzo Vecchio


Quarantacinque oggetti esposti, quarantacinque testimonianze del patrimonio artistico fiorentino ma tesoro dell'Umanità, dallo scorso 4 Novembre sono esposti nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio dove rimarranno in mostra fino al prossimo 2 Febbraio. E' una mostra particolare che gli organizzatori hanno voluto chiamare "Salvate dalle acque". Infatti, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, l'Opificio delle Pietre Dure, il Comune di Firenze e la Cassa di Risparmio di Firenze l'hanno organizzata in occasione del trentennale dell'alluvione, per informare su ciò che é stato fatto fino ad oggi.

Copertina del catalogo della mostra
Trent'anni di lavoro per il restauro delle opere d'arte colpite dal disastro del 1966 rappresentate da capolavori significativi restaurati ma anche da opere che sono in via di restauro e da altre che purtroppo sono ancora in attesa di venire portate a nuova vita. Tra le opere esposte la "Maddalena" di Donatello, una formella della Porta del Paradiso del Ghiberti, due statue lignee (San Niccolò e un Cristo di cui si ignora la provenienza). Oggi i contributi per il restauro permettono di risanare dieci opere all'anno. Bisogna ricordare che le tele e le tavole colpite dall'alluvione furono 1500 e ancora 450 devono essere restaurate. Tra i capolavori c'é "L'ultima Cena" del Vasari, un quadro di sei metri di lunghezza proveniente dal Museo dell'Opera di Santa Croce, ancora velinato dal 1966, opera della quale non esistono immagini antecedenti al 1966. Secondo una stima fatta dalla Dr.ssa Magnolia Scudieri, una delle curatrici della mostra, il restauro di quest'opera costerebbe almeno 80 milioni di lire (circa 55.000 US$).

Creazione di Adamo ed Eva, formella restaurata
dalla Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti
Ma nei magazzini ci sono ancora una serie di arredi sacri delle chiese fiorentine, statue e bronzi per lo più risalenti al Trecento e Quattrocento. Tra questi, nei giorni scorsi, la statua lignea del Cristo, in mostra, ha già trovato un gruppo di persone che lo hanno adottato garantendone il restauro. L'ingresso alla mostra è gratuito e la sorveglianza è garantita anche dal lavoro volontario degli Amici dei Musei. Vedi anche: Intervista alla Dr.ssa Cristina Acidini soprintendente vicario della Soprintendenza
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a cura di
Silvia Messeri & Sandro Pintus

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