di Angela Tumminelli



1a Biennale di Firenze
Un successo di pubblico
Forse una proroga alla sua chiusura


Concepita come una grande passerella dove moda e arte si mostrano, si raccontano particolareggiatamente, questa prima edizione del progetto, nato da un'idea di Luigi Settembrini e Roberto Rosati, utilizza palcoscenici diversi, alcuni dei quali prestigiosissimi. E' infatti agli Uffizi, al Forte di Belvedere, alla Galleria dell'Accademia, ad Orsanmichele, al Pecci di Prato e in altri musei oltre che alla Stazione Leopolda, che arte e moda fino al prossimo 15 dicembre, "vanno in scena".

Mario Merz davanti alla "macchina del vento"
(foto di Gianfranco Gorgoni, concessa dall'ufficio stampa della Biennale di Firenze)

A Forte Belvedere il rapporto fra Arte e Moda, viene analizzato a partire dall'inizio del secolo fino ai giorni nostri. Sette contenitori originalissimi, ideati dall'architetto Arata Isozaki, racchiudono allestimenti frutto della collaborazione tra stilisti e artisti. Fra gli altri si distinguono, quello realizzato Roy Lichtenstein, esponente della Pop Art e dal sarto Versace e quello realizzato da Mario Merz e dallo stilista Jil Sander.

Mosta Emilio Pucci, Palazzo Pitti, Sala Bianca
(foto di Gianfranco Gorgoni, concessa dall'ufficio stampa della Biennale di Firenze)
"Visitors", un collegamento con la storia con luoghi e figure importanti dell'arte e della moda, avviene all'interno di 20 diverse strutture museali in cui altrettanti stilisti si cimentano, ognuno alla propria maniera, in una sorta di dialogo col passato. Ferré con le sue "crinoline volanti" è alle Cappelle Medicee mentre Armani, con 14 stupendi abiti, è nel primo corridoio degli Uffizi; altri sfolgoranti vestiti, quelli di Valentino, sono vicini all'imponente David di Michelangelo. Ma ci sono anche le creazioni di Dolce & Gabbana al Museo Antropologico della Specola e i leggeri, aerei abiti di Romeo Gigli al Museo Marini in un'ambientazione che ha coinvolto le strutture espositive tutte rivestite da pesante tulle. Oltre alla Stazione Leopolda con "New Persona/New Universe" e la mostra-laboratorio al Museo Pecci di Prato, questa prima Biennale ha ancora altri importanti momenti espositivi con vere e proprie monografie. In Sala Bianca in Palazzo Pitti, Emilio Pucci; al Museo Ferragamo, Bruce Weber; e infine alle Reali Poste (Uffizi), Elton John. Un successo dimostrato dal fatto che già nella prima settimana sono stati venduti 20 mila biglietti. Per informazioni su prezzi e orari che variano da mostra a mostra, telefonare al 055/2340742.
Vedi anche: New Persona/New Universe, trasformazioni del corpo umano e mutate identità dei ruoli

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