di Angela Tumminelli









L'ambiente e la sua tutela
un nuovo modo di lavorare la terra e usare il territorio
Per una agricoltura che assuma finalmente caratteri al passo con i tempi, e che risulti premiante per chi vi si dedica, occorre una nuova programmazione e la Regione Toscana sembra intenzionata a realizzare nuovi scenari. L'agricoltura del 2000 è stata presentata nei primi giorni di dicembre a Firenze, in una Conferenza regionale. Lo scopo era quello di impostare la politica degli anni futuri alla luce dei cambiamenti imposti dalla liberalizzazione dei commerci mondiali, dalla internazionalizzazione, dall'affermarsi di nuove problematiche legate ai paesi del terzo mondo e dai mutamenti della politica agraria comunitaria nella direzione dello sviluppo sostenibile.

Il lavoro dei campi
come veniva fatto nel 700
L'aspetto più innovativo è risultato quello basato su un concetto di ruralità più ampio di quello avuto in passato. Il mondo agricolo, è stato detto alla conferenza, deve considerare maggiormente attività fino ad oggi svolte marginalmente - come agriturismo, venatoria, risorse forestali, faunistico venatorie e tutte quelle che risultano di governo del territorio. L'ambiente e la sua tutela - è una delle formule innovative - è la grossa risorsa che il mondo agricolo può fare propria dedicandovisi con maggior respiro, aiutato da adeguate politiche. L'agricoltore svolgendo un ruolo importante sia come presidio del territorio stesso, che in funzione della difesa del paesaggio potrà ricavarne benefici che potranno tradursi in un vero e proprio sviluppo rurale, connesso anche con la qualità e la tipicità dei prodotti.

Un banchetto in un disegno del Medioevo
La nuova strategia politica punta molto infatti sulla caratterizzazione e la tipicità riconosciuta dei prodotti, la qualità dovrà risaltare e potrà risultare premiante per i coltivatori. Nei prossimi mesi diventerà realtà il "marchio regionale" per la difesa e la valorizzazione delle specificità dei prodotti toscani, della loro salubrità e del legame col territorio. Dovrebbero finalmente decollare anche le produzioni biologiche, ma sono molti altri i punti strategici della futura agricoltura della Toscana che si avvarrà di un meccanismo, rispetto a quello del passato, più agile e sburocratizzato. Il ricorso all'autocertificazione snellirà le procedure e sarà attraverso bandi che gli imprenditori agricoli potranno accedere a indispensabili incentivi.
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a cura di
Silvia Messeri & Sandro Pintus

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