di Sandro Pintus

Speciale Mediartech Internet oggi e domani. Attenzione al gap tecnologico
Intervista a Carlo Massarini, conduttore della trasmissione Media Mente di Rai 3

Quanto ha influito una trasmissione come Media Mente sul pubblico italiano per la conoscenza di Internet? In Italia é stato un importante punto di riferimento che apre la mente. Oltre la tecnologia c'é il mercato, la filosofia, c'è un mondo con diversi aspetti, culturale, tecnologico ecc. Internet in Italia é partito in ritardo ma il nostro paese ama la tecnologia, piace ai ragazzi e amiamo comunicare. Il riscontro ci sarà tra un paio di anni. Scomparirà la televisione? Sembra che debba scomparire tutto ciò che c'é di consolidato quando sul mercato appare qualcosa di nuovo. Sembrava che la radio dovesse scomparire con l'arrivo della televisione invece c'é sempre. Il computer ci consentirà di avere uno strumento utilissimo nella casa, segreteria telefonica, TV ecc. e forse sarà un transito per arrivare ad avere strumenti più evoluti.
Quanto influirà la realtà vituale nella nostra vita?
Poco dal punto di vista lavorativo del pizzicagnolo ma molto dal punto di vista della sperimentazione, nell'arte, nella scienza. Cambierà il modo di lavorare. Nell'esistenziale, forse immaginandolo può essere una chance in più. Due persone potrebbero avere la possibilità di incontrarsi in un universo virtule per esempio alle Bahamas. E' un'illusione e tutto ciò può essere fuorviante.


Carlo Massarini, conduttore della trasmissione Media Mente
Cos'é la realtà? Diceva John Lennon che "...é tutto quello che succede mentre fai i piani su qualcosa d'altro..." che può essere anche la navigazione virtuale.
Ci sono pericoli nella realtà virtuale?
La tecnologia fine a se stessa crea discriminazioni e a media lunghezza si creano spaccature maggiori di quelle che ci sono di già. Se la minoranza che usa oggi l'alta tecnologia si staccherà non dando l'accesso a queste tecnologie ai paesi che non se lo possono permettere le frange della società che non ne possono avere accesso si aumentano le distanze. La tecnologia serve per facilitare la comunicazione, la massaia può fare shopping più facilmente, l'operaio rumeno emigrato può telefonare a casa spendendo poco, ma se in una famiglia solo il bambino può e sa usare la tecnologia, siamo tagliati fuori. La tecnologia é una grande chance per aiutare tutti altrimenti non é d'aiuto per l'umanità.
Come vede la figura del giornalista attraverso Internet?
E' svincolato dal suo giornale perché in tempo reale. Il giornalista del futuro sarà un free lance. I giornali potranno essere interattivi, la gente potrà partecipare direttamente e saranno abbattute le barriere editoriali.

Vedi anche: Viaggio nel mondo del possibile Gli avvenimenti culturali e le opere premiate a Mediatech Intervista a Maurizio Nichetti Intervista al "Nonno Multimediale"

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a cura di
Silvia Messeri & Sandro Pintus

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